Assemblea Generale ASSOBIBE “Affrontare uniti la tempesta perfetta: le sfide della filiera italiana delle bevande analcoliche.” (Parma, 4.5.2022)

27 Apr 2022 | Ultime notizie

In occasione dell’Assemblea Generale, ASSOBIBE vuole sottolineare l’importanza dell’intera filiera e dei rapporti che la legano a doppio filo ai diversi attori che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo del settore italiano delle bevande analcoliche. Una tavola rotonda con gli attori chiave della filiera, per valutare i possibili scenari futuri, le sfide e le opportunità per superare la crisi odierna in un’ottica di rilancio del Made in Italy.

Di seguito il link al programma ed alla diretta streaming: https://www.youtube.com/watch?v=Fj26GjrnBEI

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ASSOBIBE AL VINITALY: BEVANDE ANALCOLICHE ESPRESSIONE DEL MADE IN ITALY NEL MONDO PATRIMONIO DA TUTELARE E NON DISPERDERE CON TASSE DANNOSE E INUTILI

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Cristina Camilli, Vicepresidente di ASSOBIBE, associazione che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, ha sottolineato il forte legame esistente tra le imprese produttrici. la filiera e il territorio. Una catena di valore che va tutelata e non penalizzata da misure che danneggiano i consumatori e le imprese, frenano gli investimenti, gli acquisti di materia prima del territorio e che mettono a rischio posti di lavoro.

ASSOBIBE: LA SUGAR TAX TASSA LO ZUCCHERO ANCHE QUANDO NON C’È

Commentando la sentenza n. 49 della Corte Costituzionale depositata oggi con la quale si dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale sulla Sugar tax, Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, dichiara: “Siamo davvero stupiti dalla pronuncia della Consulta, ma ancora di più dalle motivazioni che si basano su un razionale scientifico contestabile e, soprattutto, slegato dai consumi reali in Italia. Rimaniamo convinti che per affrontare patologie multifattoriali come sovrappeso, obesità e diabete occorrano approcci integrati – dichiara Pierini – una misura che colpisce un unico alimento non può pagare e non modifica comportamenti non equilibrati. I Paesi agiscono con approcci diversi e in molti casi la Sugar tax è stata introdotta per incentivare la riformulazione: noi l’abbiamo fatto senza bisogno di tasse – spiega Pierini – arrivando a tagliare del 41% lo zucchero immesso a scaffale, anche attraverso azioni volontarie e protocolli siglati con il Ministero della Salute, e applicando rigide autolimitazioni nella vendita verso i consumatori più fragili come i bambini. Lasciamo da parte cavilli giuridici in cui giudici affermano che lo zucchero sia da contrastare solo se presente nelle bibite – dichiara Pierini -. La scelta se tenere una nuova tassa, oggi inutile e dannosa per famiglie e imprese, è del Governo. Le imprese chiedono scelte basate su evidenze, numeri e buon senso”.