ASSOBIBE ALL’INTERNATIONAL HORECA MEETING: PRONTI A LAVORARE CON IL GOVERNO PER SALVAGUARDARE CONSUMATORI, PRODUTTIVITA’ E OCCUPAZIONE

3 Nov 2022 | Comunicati stampa

Il Presidente Pierini confida nell’attenzione del nuovo Esecutivo verso i problemi delle imprese e della filiera, dalla cancellazione della Sugar Tax ai rischi connessi al nuovo regolamento europeo sul packaging, che potrebbe devastare l’intero mercato su falsi presupposti di un pericoloso ambientalismo ideologico

Milano, 3 novembre 2022. Preoccupazione per gli effetti della frenata dei consumi fuori casa attesa per il prossimo anno, che si rifletterà inevitabilmente su tutta la filiera, cui si sommano le difficoltà prodotte da inflazione e aumento dei costi, nuove tasse e l’impatto del nuovo Regolamento imballaggi UE sulle aziende. Ma anche fiducia nei segnali positivi che arrivano dal nuovo Esecutivo, contrario a un inasprimento della pressione fiscale a discapito dell’industria delle bevande analcoliche, che non porterà nelle casse dello Stato il gettito stimato ma produrrà un’emorragia di liquidità per le aziende del settore.

È quanto emerge dall’intervento di Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, Associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, all’anteprima della 12a edizione dell’International Horeca Meeting di Italgrob, che si è tenuta oggi a Milano.

Energia e gas alle stelle, aumento generalizzato dei costi, inflazione e calo del potere di acquisto dei consumatori frenano la ripresa, appena accennata dopo due anni di pandemia in cui i consumi fuori casa erano praticamente azzerati dichiara Pierini -. L’industria delle bevande analcoliche si prepara ad affrontare un 2023 all’insegna dell’incertezza, con l’ombra della recessione e il rischio di dover interrompere o limitare le produzioni per razionalizzare i consumi di gas ed energia elettrica. A questo quadro già di per sé critico si somma l’ulteriore preoccupazione di una nuova tassa all’orizzonte che colpirà le sole bevande analcoliche, indistintamente con o senza zucchero, aumentando la fiscalità del 28% per ogni litro prodotto e producendo un calo delle vendite atteso del 16% (stime Nomisma)”.

Pierini si è però detto fiducioso sulla possibilità di lavorare in maniera proficua con il nuovo Governo per evitare questa ulteriore zavorra alla ripresa del settore che è rappresentata dalla sugar tax, e nel contempo studiare iniziative a supporto delle aziende per evitare deficit energetici e di materie prime, come accaduto nei mesi estivi con la Co2.

Intervenendo sulla bozza di Regolamento imballaggi, su cui il Presidente Bonomi si è espresso parlando di “rischio d’impatto devastante su quasi 7 milioni di posti di lavoro”, Pierini ha espresso preoccupazione per lo stravolgimento nell’impiego di imballi che garantiscono sicurezza dei prodotti alimentari preconfezionati, e per l’impatto che avrebbe sull’intero mercato sulla base di falsi presupposti di un pericoloso ambientalismo ideologico.

“Siamo in mezzo a una “tempesta perfetta”, con segnali di peggioramento, e pesano le incertezze provocate dagli effetti del conflitto Russia-Ucraina e il preoccupante scenario recessivo – ha dichiarato il Presidente di ASSOBIBE -.

Oggi più che mai occorrono misure per tutelare i consumi, le aziende e il valore della Filiera nei diversi anelli della catena. Solo così, e senza inutili gabelle che drenano liquidità alle aziende, possiamo pensare di guardare al futuro salvaguardando investimenti, attività produttiva e occupazione”.

Ufficio stampa:

Elena Sabino – elena.sabino@elettrapr.it – 392 4132100

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ASSOBIBE: LA SUGAR TAX TASSA LO ZUCCHERO ANCHE QUANDO NON C’È

Commentando la sentenza n. 49 della Corte Costituzionale depositata oggi con la quale si dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale sulla Sugar tax, Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, dichiara: “Siamo davvero stupiti dalla pronuncia della Consulta, ma ancora di più dalle motivazioni che si basano su un razionale scientifico contestabile e, soprattutto, slegato dai consumi reali in Italia. Rimaniamo convinti che per affrontare patologie multifattoriali come sovrappeso, obesità e diabete occorrano approcci integrati – dichiara Pierini – una misura che colpisce un unico alimento non può pagare e non modifica comportamenti non equilibrati. I Paesi agiscono con approcci diversi e in molti casi la Sugar tax è stata introdotta per incentivare la riformulazione: noi l’abbiamo fatto senza bisogno di tasse – spiega Pierini – arrivando a tagliare del 41% lo zucchero immesso a scaffale, anche attraverso azioni volontarie e protocolli siglati con il Ministero della Salute, e applicando rigide autolimitazioni nella vendita verso i consumatori più fragili come i bambini. Lasciamo da parte cavilli giuridici in cui giudici affermano che lo zucchero sia da contrastare solo se presente nelle bibite – dichiara Pierini -. La scelta se tenere una nuova tassa, oggi inutile e dannosa per famiglie e imprese, è del Governo. Le imprese chiedono scelte basate su evidenze, numeri e buon senso”.