Ferrarelle all’International Horeca Meeting 2023 presenta nuove bibite gassate: Aranciata, Limonata e Gassosa

29 Mar 2023 | News dai soci

Ferrarelle ha annunciato all’International Horeca Meeting 2023 il suo ingresso nel mercato delle bibite gassate, presentando una linea realizzata con acqua minerale effervescente naturale Ferrarelle. Ttre gustose ricette: Limonata Ferrarelle –  con il 13% di succo di limoni siciliani, Aranciata Ferrarelle – con il 21% di succo di arance calabresi e Gassosa Ferrarelle – gusto fresco dissetante e naturale.

Le Bibite Ferrarelle sono caratterizzate da una combinazione di gusto unica, grazie all’incontro dell’effervescenza e del gusto tipici dell’acqua Ferrarelle con le ricette delle bibite tra le più amate dagli italiani. Le bibite Ferrarelle contengono un’elevata percentuale di succo da agrumi scelti tra le eccellenze italiane e andranno ad arricchire il segmento premium delle bibite gassate a partire da maggio.

Le nuove bibite gassate Ferrarelle

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Da quanto si apprende, si prospetta un periodo poco sereno per i produttori di bevande analcoliche, e per l’intera filiera,, dalla produzione alla distribuzione. Infatti, nella Manovra di Bilancio non è previsto alcun intervento per fermare l’entrata in vigore della nuova tassa a luglio 2025. La “Sugar tax” è un’imposta gravosa per cittadini e imprese che provocherebbe l’aumento del 28% della fiscalità su un litro di bevanda rinfrescante, anche quando priva di zucchero.

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L’appello congiunto è stato firmato da Assobibe, Confagricoltura, Federalimentare, Federdistribuzione, CISL, CGIL, Uila Nazionale, Centromarca, Unione Italiana Food, Italgrob, Confida, Anfima, Federazione Carta e Grafica, Federazione Gomma Plastica, Assovetro per esprimere le preoccupazioni a fronte della mancata proroga dell’imposta in vigore dal 1° luglio 2025. L’intera Filiera agroalimentare, dalle fasi agricole alla produzione, fino alla distribuzione e vendita, chiede un intervento urgente per evitare una nuova gabella che danneggia le imprese e i lavoratori di un settore strategico del Made in Italy, mettendo a rischio oltre 5.000 posti di lavoro, con evidenti ricadute negative anche sulle comunità locali.