Il rinvio della sugar tax di pochi mesi non serve a proteggere imprese e lavoro

18 Nov 2020 | Ultime notizie

ASSOBIBE, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia, nel suo intervento all’International HORECA Meeting, conferma la preoccupazione sull’effetto che nuove tasse sui consumi, in particolare la Sugar Tax, avrebbero sulla filiera dell’HORECA, già colpita duramente dalle limitazioni legate all’emergenza sanitaria in corso, come lockdown e coprifuoco.

I dati confermano la drammaticità della situazione: nei primi 8 mesi dell’anno, le bevande analcoliche hanno subito, nel canale HORECA un calo del -34,9% a valore e del -33 % a volume, nonostante una significativa diminuzione dei prezzi al Litro dell’-1,8%. La risalita attesa nel 2021 non riuscirà a compensare le perdite dell’anno in corso.

“In un momento drammatico per il Paese è necessario rafforzare il dialogo tra imprese e Governo, per evitare ulteriori crolli dei consumi e danni a una filiera in difficoltà, con gravi ripercussioni sui posti di lavoro” afferma Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE. “Il Viceministro Misiani, al quale avevamo chiesto di sospendere le nuove tasse per almeno tutto il 2021, ci ha confermato la volontà del Governo di mantenere le imposte ma anche di aprire un tavolo di confronto con le imprese per cambiare la sugar tax: siamo sicuri che non farà un passo indietro.”

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Lo zucchero immesso in consumo in Italia nel periodo 2020-2022 dal settore dei soft drink si è ridotto di un ulteriore 13%, con una contrazione di 24mila tonnellate. Un risultato importante, che supera del 30% l’obiettivo fissato da ASSOBIBE, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, e dal Ministero della Salute con l’ultimo Protocollo siglato nel 2021 e che rappresenta l’ultima tappa di un viaggio che dal 2008 ad oggi ha portato al taglio del 41% dello zucchero immesso in consumo attraverso le bibite analcoliche.