Pierini: sorpresi per il testo definitivo degli emendamenti, in contraddizione con relazione tecnica, confido in errore formale
Roma, 12 maggio 2024. “Chiediamo con fiducia al Governo di continuare a lavorare per individuare soluzioni utili al rinvio di misure puramente ideologiche dannose per il Paese perché aumentano l’inflazione, penalizzano i cittadini e affossano le imprese nel picco di produzione in vista della stagione estiva”. Con queste parole Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, torna a commentare la notizia dell’entrata in vigore della Sugar tax a luglio 2024, seppur con aliquota ridotta, arrivata ieri a sorpresa viste le rassicurazioni giunte dal Governo negli ultimi mesi. Notizia che peraltro si pone in contraddizione con quanto indicato nella relazione tecnica.
“Una nuova tassa che aumenta la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto, di tutti i nostri prodotti, con o senza zucchero: una tassa sul gusto dolce, a poche settimane dall’avvio della stagione estiva, la più importante per il settore. Abbiamo chiuso il 2023 con un calo dei volumi – che sono già i più bassi in Europa – del 5%, dopo anni di difficoltà per la pandemia, che ha quasi azzerato i consumi fuori casa, e un calo del 27% in 10 anni dei volumi dei nostri prodotti zuccherati. Una tassa che mette davvero in crisi le imprese, il 64% delle quali PMI, anziché sostenerle – dichiara Pierini -. La tassa avrà effetti sull’intera filiera, dal mondo agricolo con un ridotto acquisto di frutta, in particolare agrumi e zucchero, alla distribuzione e al commercio. Per questo negli anni anche le principali rappresentanze di quel mondo si sono espresse pubblicamente contro la tassa, da Coldiretti a Confagricoltura a Italgrob. Tutti dati che abbiamo avuto modo di illustrare al Ministro Lollobrigida e al suo importante Ministero. Siamo un comparto responsabile, che ha aderito al Carrello Tricolore contro l’inflazione lanciato dal Ministro Urso lo scorso ottobre, proprio perché preoccupati dalle dinamiche inflattive. Fin dal 2006 abbiamo lavorato sulla nostra offerta e le nostre attività di marketing, ma anche attraverso protocolli con il Ministero della Salute, per fare la nostra parte: abbiamo tagliato lo zucchero a scaffale del 41% in dieci anni senza bisogno di tasse, abbiamo adottato rigide autolimitazioni nella vendita verso i consumatori più fragili come i bambini, abbiamo sostenuto il Nutrinform con il MIMIT, convinti che penalizzare un singolo ingrediente come proposto in Nutriscore sia assurdo. Principio, quest’ultimo, peraltro condiviso dal Governo ma in contraddizione con la conferma della Sugar tax, come detto ieri anche dal Presidente Mascarino di Federalimentare, che ringrazio”.
In merito al mismatching tra relazione tecnica e bollinato di ieri, il Presidente di ASSOBIBE commenta: “La relazione tecnica indica un rinvio anche della Sugar tax, oltre che della Plastic tax, a luglio 2026: rinvio che evidentemente era ritenuto necessario. Cancelliamo a una tassa inutile, dannosa che anche dove formulata meglio di così non ha prodotto gli effetti sulla salute per cui è stata pensata”.
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