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Lattine per bevande

Introdotte per la prima volta a metà del Novecento, in Italia le lattine in alluminio sostituirono quelle in latta ed ebbero subito una grande diffusione, grazie alla leggerezza e alla malleabilità del materiale, alla capacità di assecondare i progressi del design e della tecnologia, che ne fece un oggetto iconico.

Una delle principali caratteristiche dell’alluminio, e quindi della lattina per bevande, è l’infinita riciclabilità e il consistente risparmio energetico che ne deriva in aggiunta a evoluzioni, prestazioni e altri evidenti vantaggi garantiti dal materiale e dalle sue applicazioni.

Riciclabilità al 100% e possibile riduzione progressiva del materiale impiegato, fanno della lattina dunque un packaging capace di garantire importanti vantaggi in ottica di economia circolare: il consumo di energia per la produzione e l’attività estrattiva sono stati infatti fortemente limitati.

È anche grazie a design innovativi di imballaggi tradizionali e linee di produzione tecnologicamente avanzate che negli ultimi anni sono state ottenute soluzioni molto efficaci.

Sul fronte del formato, l’innovazione maggiore è stata introdotta nel 2009 con la lattina “sleek”, circa 3 cm più alta della lattina classica da 33 cl ma con lo stesso contenuto. Si tratta di una lattina più pratica da maneggiare, più leggera avendo una superficie inferiore rispetto a quella classica e che consente l’ottimizzazione della logistica. Oltre ad avere un potenziale di attrazione elevato in conseguenza della forma innovativa.

Lo spessore del laminato usato per produrre le lattine è stato ridotto di oltre un terzo negli ultimi quarant’anni e di quasi il 7% negli ultimi venti. Il peso si è ridotto del 20% negli ultimi trent’anni: una lattina che nel 1990 pesava 16,58 g, oggi pesa 12,50 g. Questo grazie alle innovazioni tecnologiche introdotte nelle linee di produzione.

Le lattine per bevande in alluminio sono il packaging, fra quelli per bevande, più riciclato al mondo.

Ad affermarlo è un recente studio del Resource Recycling Systems (RRS) che ha utilizzato dati globali di riciclo per calcolare e confrontare gli alti tassi di riciclabilità dei contenitori per bevande in alluminio, plastica (pet) e vetro.

Lo studio ha stabilito un tasso di riciclo medio ponderato globale per l’alluminio al 69%, rispetto alla plastica al 43% e al vetro al 46%.

Lo studio ha posto in primo piano i mercati con i dati di riciclo accessibili e quindi ha verificato e convalidato i dati per l’82% del mercato mondiale di alluminio (rappresentato da 21 Paesi), il 79% del mercato globale delle bottiglie in plastica (rappresentato da 23 Paesi) e il 79% del mercato delle bottiglie in vetro (che rappresenta 22 Paesi).

L’analisi ha individuato i tassi di riciclo dell’alluminio al 98% per cento in Brasile, il 77% in Giappone, il 72% in Italia e il 55% negli Stati Uniti.

Contributi video

Sembra un disegno così semplice, ma come dimostra questo video, realizzato dal gruppo engineerguy non c’è niente semplice o lasciato al caso nel design di una lattina per bevande in alluminio. Infatti, ogni aspetto, dalla sua forma sferica alla linguetta del coperchio è studiata con attenzione e per garantire la massima efficienza.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=hUhisi2FBuw

https://www.youtube.com/watch?v=6MBt4_fRZXU

Fonte: CIAL (Consorzio Italiano Alluminio)

CIAL (Consorzio Italiano Alluminio)